13/12/11

IDROGENO

IDROGENOL'idrogeno è il primo elemento chimico, il più leggero e il più abbondante nell'universo. In atmosfera è molto raro e praticamente inesistente allo stato puro sulla superficie e nel sottosuolo terrestre. Sulla Terra, la fonte più comune di questo elemento è l'acqua. L'idrogeno è inoltre presente nella maggior parte della materia organica (cioè tutte le forme di vita conosciute), nel carbone, nei combustibili fossili, nel gas naturale e nel metano. Ma questa diffusa presenza non deve ingannare: infatti, attualmente l'approvvigionamento di idrogeno ed il suo immagazzinamento sono molto costosi, rendendone l'utilizzo ancora molto limitato. Tra l'altro, producendolo dai combustibili fossili, si rischia di "cadere dalla padella alla brace" se si considera che l'estrazione di idrogeno da queste materie prime (processo di reforming) significherebbe aumentare ancora di più le emissioni inquinanti, senza considerare la sempre più limitata disponibilità di petrolio e carbone. Uno scenario probabilmente "auspicato" dalle multinazionali del petrolio, ma sicuramente da evitare.
Attualmente, l'idrogeno è utilizzato in grandi quantità per applicazioni industriali, ma molto poco come combustibile per motori.
Però, molte sono le alternative alle quali singoli inventori, laboratori dedicati e consorzi lavorano, in modo da far pensare che l'idrogeno, una volta introdotto come "carburante", potrebbe esser prodotto in una miriade di modi diversi che non richiedono l'uso dei combustibili fossili.

La proposta piu' interessante e' quella di produrre l'idrogeno direttamente in mare, in posti ben esposti al sole, utilizzando dei grandi "tappeti" di cellule fotovoltaiche flottanti che riuscirebbero, con la corrente diretta che producono, a ottenere buone quantita' di idrogeno direttamente dall'acqua di mare. L'idrogeno potrebbe essere trasportato, da navi speciali, in stato liquido al prossimo "idrogenodotto".
Altri ricercatori sono al lavoro con batteri e con catalizzatori metallici che permetterebbero di scindere liquidi di vario genere in idrogeno e altro, ottenendo cosi' il carburante del futuro senza spendere energia elettrica.
Altri ancora sperimentano con diverse forme di scariche elettriche, che sembra riescano a disassociare le molecole dell'acqua in modo più efficace che non la corrente diretta normalmente utilizzata.
Si deve dunque far sì che l'idrogeno si produca in modo compatibile con l'ambiente e non dispendioso di energie che otteniamo con il consumo di petrolio e carbone.
http://www.itcsrl.biz/energia_ambiente/energia_ambiente.asp?id=60

BIOMASSA

BIOMASSALe fonti di energia da biomassa sono costituite dalle sostanze di origine animale e vegetale, non fossili, che possono essere usate come combustibili per la produzione di energia. La più antica fonte di energia da biomassa è la legna, che può essere usata senza pre-trattamenti. Altre fonti da biomassa, (come, per esempio, gli scarti vegetali) devono essere "pulite" tramite un digestore.
http://www.ecoage.it/energia-biomassa-spiegazione.htm

BIOMASSA DA VEGETALI
Dalla fermentazione dei vegetali ricchi di zuccheri, come canna da zucchero, barbabietole e mais, si possono ricavare etanolo o alcool etilico da utilizzare come combustibile per i motori a scoppio, in sostituzione della benzina. Dalle oleaginose (girasole, colza, soia) si ottiene il biodiesel.
In alcuni paesi si stanno sperimentando coltivazioni pilotate di vegetali a crescita veloce da utilizzare per produrre energia, ad esempio per alimentare piccole centrali elettriche come già avviene negli USA, in India e in Giappone.
BIOMASSA DA RIFIUTI VEGETALI
Oltre ai vegetali coltivati, anche i rifiuti vegetali e liquami di origine animale possono essere sottoposti a digestione o fermentazione anaerobica (cioè in assenza di ossigeno). La biomassa viene chiusa in un digestore nel quale si sviluppano microorganismi che con la fermentazione dei rifiuti formano il cosiddetto biogas. Questo può essere usato come carburante, combustibile per il riscaldamento e per la produzione di energia elettrica. Anche dai rifiuti raccolti nelle città si può ricavare energia.
BIOMASSA SECCA
Acquisisce sempre più importanza e ogni anno cresce la produzione di legna ecologica e biomassa secca ottenute dallo sfruttamento razionale delle foreste.

ENERGIA MAREOMOTRICE

ENERGIA MAREOMOTRICEL'energia mareomotrice è un'energia rinnovabile e pulita ricavata dagli spostamenti d'acqua provocati dalle maree, che in alcuni luoghi della terra possono superare i 20 metri d'altezza (guarda video).
Esistono diversi progetti di sfruttamento delle maree, che comportano metodi diversi di sfruttamento dell'energia:
- sollevamento di un peso in contrapposizione alla forza di gravità;
- compressione dell'aria in opportuni cassoni e movimentazione di turbine in seguito alla sua espansione;
- movimento di ruote a pale;
- riempimento di bacini e successivo svuotamento con passaggio in turbine.
Il problema maggiore nello sviluppo di questa tecnologia è rappresentato dallo sfasamento tra ampiezza massima di marea disponibile e domanda di energia elettrica nelle ore di punta. Infatti nei giorni di insufficienza nell'afflusso d'acqua la produzione di elettricità cesserebbe. In Francia nei pressi di Saint-Malo esiste un grosso impianto di questo genere.

http://energierinnovabilibruno.netsons.org/tipi-di-energia/energia-mareomotrice
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