18/01/12

Catastrofi ambientali Australia

Ecco i disastri provocati dalla furia della natura nel 2011...
http://www.aqva.com/index.php?option=com_tag&task=tag&tag=situazione-australia&lang=it

NIGER CONFERMA PIANO COSTRUZIONE CENTRALI NUCLEARI

(AGIAFRO) - Niamey, 18 gen. - Il programma del Niger per la costruzione di centrali nucleari proseguira' nonostante il disastro giapponese di Fukushima. Lo ha assicurato in settimana Mahammadou Issofou, presidente di una delle nazioni piu' povere del continente ma ricca di uranio. Il piu' grande giacimento del Niger e' la miniera di Imouraren che, secondo i tecnici francesi di Areva, la societa' che ha in gestione lo sfruttamento dell'area, produrra' dal 2013 circa 5 mila tonnellate all'anno di uranio. Un quantitativo che permettera' al Niger di diventare il secondo Paese al mondo per la produzione e l'esportazione di uranio. "Noi, nonostante il dramma di Fukushima, confermiamo i progetti per l'utilizzo del nucleare per fini civili e costruiremo centrali con i piu' avanzati livelli internazionali di sicurezza", ha affermato il capo dello Stato. Oltre al nucleare, definito dal presidente una fonte "pulita e a basso costo", il piano energetico nigeriano punta sulle rinnovabili, con l'obiettivo di soddisfare il crescente fabbisogno interno. (AGIAFRO) .

Inquinamento - Australia: Tassa su emissioni CO2


Il Parlamento australiano ha approvato delle leggi per tassare le emissioni inquinanti di CO2. E' una delle più grandi riforme economiche dell'ultimo decennio. L'impatto si fara' sentire su tutta l'economia australiana. L'Australia genera solo l'1,5 per cento delle emissioni globali, ma ha un tasso di emissione di CO2 tra i piu' alti al mondo. Queste leggi obbligheranno le centrali a carbone e gli altre industrie inquinanti a "pagare per inquinare". Infatti a partire dal primo luglio del 2012, dovranno pagare circa 17 euro per ogni tonnellata di CO2 emessi.

17/01/12

Energia solare per l’Aeroporto di Bruxelles

  • (Rinnovabili.it) – L’aeroporto di Bruxelles ha deciso di aggiungere una fonte di energia rinnovabile alla propria rete di distribuzione elettrica mediante l’installazione di 30.000 m² di fotovoltaico sul tetto di un edificio dello scalo. L’impianto è composto da 7.220 moduli mono-cristallini con una capacità totale di 1,7 MW in grado di produrre annualmente 1,5 GWh, paragonabile al consumo elettrico di circa 450 famiglie. Una produzione ancora contenuta e pari all’1% dei consumi dello scalo, ma che si inquadra nella più ampia politica aeroportuale di riduzione delle emissioni.
    “Avevamo già preso l’impegno d’una politica di gestione sostenibile dell’energia, riducendo in modo significativo le emissioni di CO2 nell’ambito del programma Airport Carbon Accreditation. Per motivi tecnici, la quota delle rinnovabili nel nostro mix energetico rimane piccola, al momento, ma anche l’uno per cento è un passo importante nel consumo giornaliero di 20.000 dipendenti e 50.000 passeggeri”, ha dichiarato ArnaudFeist, direttore dell’aeroporto. L’amministrazione ha annunciato che continuerà “a studiare le possibilità di aumentare la quota di energia solare, senza trascurare la possibilità di attivare lo sfruttamento di altre fonti di energia sostenibile

    Primi taxi elettrici a Tokyo

    Saranno presto in circolazione i primi taxi elettrici in Giappone. Il gestore Hinomaru Limousine ha inaugurato i primi due veicoli elettrici all'interno della flotta dei taxi (Ansa 25/3/2010). Si tratta delle monovolume Mitsubishi i-Miev già adottato in via sperimentale dalla polizia inglese nel 2009 (vedi auto elettriche i-Miev). Le tariffe applicate per la mobilità elettrica saranno le stesse degli altri taxi, circa 710 yen (6 euro) per i primi due chilometri di corsa. Il gestore nipponico ha annunciato l'intenzione di aumentare il numero dei veicoli elettrici nei prossimi anni portandoli almeno a dieci e di voler estendere il servizio nelle città satelliti della capitale giapponese. I taxi elettrici possono essere ricaricati da una speciale colonnina in 30 minuti nella modalità 'ricarica rapida' o in 7 ore tramite il collegamento ad una comune presa elettrica da 200V. Le batterie al litio sostituiscono interamente il serbatoio del carburante. Una batteria a piena carica consente un'autonomia di circa 160 km e una velocità massima dichiarata di circa 130 km/h. I taxi elettrici non emettono emissioni inquinanti durante la loro corso. Per questa caratteristica sono classificati nella categoria Zero Emission Vehicule (ZEV).

    Quanto costa un'auto elettrica

    http://www.autoage.it/info/quanto-costa-un-auto-elettrica.php

    16/01/12

    Gli arsenali nucleari sono tutt’altro che sicuri

    Nell'ultimo vertice sulla sicurezza nucleare, tenuto a Washington nel 2010, il presidente Obama si fece promotore di un ambizioso progetto, sottoscritto da una cinquantina di Paesi, volto ad assicurare protezione a tutte le scorte globali di...
     http://www.agoravox.it/Gli-arsenali-nucleari-sono-tutt.html

    IL NUCLEARE AUMENTA IL RISCHIO DI LEUCEMIA

    Non ci sono prove, ma molti sospetti. Uno studio dell'Inserm, l'Istituto nazionale di sanità e ricerca medica francese, ha evidenziato un'incidenza maggiore di casi di leucemia infantile nei pressi di 19 siti nucleari d'oltralpe. I risultati della...
    http://www.italiasalute.it/copertina.asp?Articolo_id=5770

    Copenhagen, ultima spiaggia.

    Bonn, 11 Agosto 2009
    Si è aperta ieri a Bonn la terza delle sei sessioni preparatorie al Summit delle Nazioni unite sul clima del prossimo dicembre a Copenhagen, un appuntamento negoziale di estrema importanza.

    Per il Segretario della Convenzione Onu sul cambiamento climatico «è il momento di restringere le opzioni e di accorciare il testo»: il mondo ha davanti a sé "meno di 10 anni per fermare la crescita di emissioni di gas serra, se vogliamo evitare conseguenze catastrofiche per i popoli e il pianeta".
    In un lungo discorso sul cambiamento climatico anche il Segretario delle Nazioni Unite ha definito come "la sfida più grande per l’umanità" l’appuntamento di dicembre in Danimarca.
    La conferenza di Copenaghen potrebbe avere uno straordinario impatto politico e una portata storica epocale, ma mentre l'occidente industrializzato fatica a pensare di avere il ruolo principale nella "corsa" alla diminuzione dell’effetto serra, tutti i “Paesi poveri che stanno diventando ricchi” (Cina, India, Sudafrica, Brasile in testa) continuano a pensare che mentre le loro economie crescono su scala macroeconomica, i loro standard di vita rimangono bassi per la maggioranza dei loro cittadini.
    E poichè sono i Paesi occidentali ad aver provocato la maggior parte dello sfacelo climatico in atto, i Paesi in via di sviluppo vogliono (giustamente) sapere quanto verrà versato in un fondo economico che dovrebbe servire per avviare la transizione verso economie più giuste dal punto di vista climatico e sociale e chi pagherà le opere di contenimento dei danni da effetto serra.
    Per ora, il Ministero dell'Ambiente italiano tace e appoggia il ritorno al nucleare...

    14/01/12

    Ambiente, oggi è iniziata la grande svolta

    13 gen 2012
    BARI – Con i disciplinari siglati questa mattina al Cineporto di Bari, parte il programma per l’efficientamento energetico e il miglioramento della sostenibilità ambientale degli edifici pubblici disperdendo meno calore e producendo energia in proprio. “Ridurre gli sprechi è produrre energia”, dichiara subito la vicepresidente della Regione Loredana Capone nell’auditorium dove poi si sono siglati i primi 64 disciplinari, corrispondenti ad altrettanti progetti, tra la Regione e gli enti (53 Comuni e la Provincia di Brindisi) che appartengono a 6 Aree vaste. Disciplinari del valore di 31,7 milioni di risorse pubbliche (provenienti dal Po Fers 2007/2013) a cui si sommano 5,9 milioni di euro erogati dai Comuni e dalle Province che hanno inviato le loro proposte. I Comuni, poi, avranno la possibilità di recuperare le risorse del cofinanziamento cedendo in locazione, per 20 anni, i tetti e le energie prodotte. Entro un anno, e quanto ai tempi sia la Capone che il presidente della Regione Nichi Vendola sono stati categorici, i finanziamenti serviranno a rendere efficienti, dal punto di vista energetico, 53 scuole di ogni ordine e grado, 10 Municipi (Bari non ha partecipato) e un mercato ortofrutticolo. “All’interno del disciplinare – aggiunge la Capone – c’è la possibilità d’intervento in molte scuole incidendo, così, anche sulla cultura della riduzione degli sprechi da esempio per i cittadini del futuro. Non ci interessa solo il risparmio energetico, ma attraverso questi progetti vogliamo raggiungere un altro obiettivo: produrre energia. Ma l’energia solare non basta se di continua poi a sprecarla se sfruttata in ambienti non coibentati o fatiscenti”. I finanziamenti serviranno, per esempio, a sostituire caldaie, a modificare la copertura dei tetti, a promuovere l’isolamento acustico e termico degli edifici, a sostituire gli infissi con quelli a taglio termico. “A Bruxelles – commenta Vendola – ci hanno abituato a confrontarci con documenti che hanno il carattere di spalmare grandi prospettive strategiche. E come sarà la Puglia 2020? Oggi comincia la fase ‘due’. Quella della modernizzazione, civilizzazione delle nostre città. E’ l’inizio di una rivoluzione aprendo i cantieri per migliorare le scuole e far lavorare la gente”.

    Rifiuti: corsa contro il tempo per scongiurare la maxi multa Ue

    "Lunedi' prossimo porteremo in Ue la risposta italiana sui rifiuti in Campania e il 25 gennaio incontrero' il commissario europeo all'Ambiente". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente Corrado Clini parlando della multa "da oltre 500mila euro al giorno" che l'Italia sa tentando di scongiurare.
    Nel frattempo lo Stato italiano e' stato condannato dalla Corte dei Diritti dell'uomo di Strasburgo proprio per la gestione dei rifiuti in Campania, sulla base di un ricorso presentato da 18 cittadini di Somma Vesuviana. La Corte ha riconosciuto la violazione del diritto alla salvaguardia della vita privata e familiare.
    Il ricorso alla Corte da parte di 18 cittadini campani risale al 9 gennaio 2008. L'organismo di giustizia ha riconosciuto loro lo status di 'vittima' dal momento che il danno ambientale subito e' stato reputato idoneo ad influenzare direttamente il loro benessere. La Corte dei Diritti dell'uomo di Strasburgo ha stigmatizzato inoltre l'assenza nel sistema giuridico italiano di uno strumento per far valere le ragioni dei ricorrenti in sede risarcitoria



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